Canali Minisiti ECM

Artrosi, con le nanoparticelle i farmaci arrivano prima dove serve

Farmaci Redazione DottNet | 04/12/2018 13:55

I primi test sugli animali mostrano gli effetti positivi sulle articolazioni

Grazie a una somministrazione tramite minuscole nanoparticelle, i farmaci contro l'artrosi possono arrivare alle articolazioni infiammate e restarvi tutto il tempo necessario per avere effetto. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine e rappresenta, secondo i ricercatori, un importante passo in avanti verso terapie più efficaci. L'osteoartrite è una malattia in cui la cartilagine delle articolazioni degenera, causando dolore severo che rende difficile poter lavorare o svolgere attività quotidiane.  Colpisce solo in Italia circa 4 milioni di persone e le terapie oggi disponibili sono in grado di gestire dolore e sintomi. Il nuovo trattamento cerca di consegnare un farmaco sperimentale, chiamato fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1), direttamente alla fonte della degenerazione, ovvero le cellule all'interno delle articolazioni chiamate condrociti, responsabili della produzione della cartilagine.

Per fare ciò, gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (Mit), negli Usa, hanno ideato nanoparticelle a forma di sfera con strutture ramificate, chiamate dendrimeri, e in grado di legarsi alla cartilagine. Vi hanno quindi inserito l'Igf-1 e le hanno iniettate nelle articolazioni danneggiate. Dopo un paio di mesi hanno notato una riduzione dell'infiammazione articolare e con effetti terapeutici molto più duraturi degli attuali metodi di somministrazione. "Questa è una cosa difficile da fare: i farmaci in genere vengono eliminati prima che siano in grado di muoversi attraverso gran parte della cartilagine", ha detto Brett Geiger, autore principale del documento.

pubblicità

fonte: Science Translational Medicine

Commenti

I Correlati

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ti potrebbero interessare

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno